Castel San Pietro
Verona / Torricelle
La costruzione che ancor oggi occupa la sommità del colle di San Pietro, la collina in sinistra Adige sulla quale si adagia il Teatro Romano, è una costruzione militare austriaca iniziata nel 1851 su progetto del colonnello del genio austriaco Conrad Petrash (1807-63) in periodo di occupazione austriaca della città di Verona.
Pur essendo in un periodo di eclettismo imperante, fu scelto lo stile neoromanico perché ritenuto più adatto ad una Caserma costruita dove prima sorgeva un castello medievale. La posizione stessa ci dice che lo scopo della Caserma era quello di controllare la città, e quale migliore posizione della cima del colle?
Anche gli abitanti di Verona, esistenti prima dell’insediamento romano, avevano scelto di vivere sul colle perché la posizione elevata ed allo stesso tempo la vicinanza del fiume sottostante, permetteva loro di controllare il territorio a fini di difesa ed allo stesso tempo il fiume era per loro fonte di vita e via di trasporto o di fuga. Prima ancora che fosse costruita la città, facoltose famiglie romane, fra cui si pensa anche quella di Valerio Catullo, costruirono sulle pendici del colle splendide ville, che il successivo sbancamento per la costruzione del teatro distrusse totalmente.
Con la costruzione del Teatro romano, ( 30 a.C. c.a.) la sommità fu occupata da un tempio a conclusione del grandioso scenario che rivestiva il colle come una quinta scenografica per la città.
Non è ancora noto a quale divinità fosse dedicato quel tempio romano, ma gli scavi austriaci per la costruzione della caserma, restituirono anche uno splendido Giove Serapide, statua integra, alta circa 1,50 cm. che ora si trova in un Museo Svizzero.
Il nome che ancor oggi identifica il colle “di San Pietro”, gli deriva dalla chiesetta di origine paleocristiana dedicata al Principe degli Apostoli costruita proprio dove ora sta la caserma.
La tradizione vuole che presso la chiesetta, Alboino avesse la sua residenza e quivi facesse bere Rosmunda nel calice fatto con il teschio di suo padre Cunimondo, re dei Gepidi, sconfitto da Alboino.
Dopo di lui anche Berengario, primo re d’Italia e già Duca del Friuli, trovò rifugio nei pressi della chiesetta e qui fu ucciso nel 924.
Fu Gian Galeazzo Visconti, durante l’occupazione di Verona, ad erigere il Castello (1398) che inglobò la chiesetta di San Pietro e che resistette fino al 1801 quando le truppe napoleoniche fecero saltare castello e chiesa.