Agricola Moranda: la prima Bayer Forwardfarm italiana
Nella settimana di Vinitaly, vi raccontiamo dell’Azienda Agricola Moranda che produce Amarone e Valpolicella unendo tradizione, innovazione e sostenibilità grazie al Bayer ForwardFarming. Un progetto lanciato da Bayer a livello globale e che inagura in Italia proprio a Verona, in Valpantena.
Nella settimana del Vinitaly a Verona non potevamo che raccontarvi di un interessantissimo progetto legato alla produzione di vino in modo innovativo e sostenibile che partecipa ad un progetto globale e che inaugura in Italia proprio nella nostra provincia.
Il 28 Marzo 2017 l’Azienda Agricola Moranda ha infatti presentato il progetto globale Bayer ForwardFarming diventando così la prima Bayer Forwardfarm italiana.
E che cos’è? Vi chiederete?
Un progetto che unisce tradizione e innovazione nella produzione del vino. E vi raccontiamo come!
Produrre in modo sostenibile si può e ce lo hanno dimostrato Nunzio Giovanni, Camilla e Selene Capurso aprendo i cancelli della loro azienda, Agricola Moranda, situata a soli 6 chilometri da Verona, in Valpantena, in una delle zone vocate alla coltivazione della vite e alla produzione di vini come il Valpolicella e l’Amarone.
Guidata dalla famiglia Capurso fin dal 1896 e passata di generazione in generazione, l’Agricola Moranda è un’azienda vitivinicola che produce Valpolicella e Amarone. La famiglia è da sempre attenta alla salvaguardia della propria salute e dell’ambiente in cui ogni giorno lavora, applicando le tecnologie più adatte per evitare sprechi e dispersione di prodotto, per raccogliere uve sane e di qualità nel rispetto del territorio.
E anche per questo, Bayer ha scelto in Italia Agricola Moranda per il progetto Bayer ForwardFarming.
Agricola Moranda è infatti la prima azienda in Italia che partecipa al Bayer ForwardFarming: una piattaforma di conoscenze avviata da Bayer a livello globale, che mette a disposizione esperti, partner specializzati, i più avanzati strumenti e le più adatte tecnologie, a cui la famiglia Capurso associa l’esperienza e la conoscenza della propria realtà agricola con l’obiettivo di raggiungere una sostenibilità a tutto tondo: economica, sociale ed ambientale.
Grazie al supporto della Bayer Forward Farming, l’Agricola Moranda ha così installato nel vigneto le TrapV di Pessl instruments, trappole per la tignola che attraggono e catturano gli insetti nocivi grazie ad un feromone posizionato all’interno con collante. La trappola ha una fotocamera digitale che una volta al giorno scatta una foto e le manda ad un portale on-line che possiamo vedere attraverso l’app sul telefonino.
Sempre in vigneto, hanno installato iMetos 300, una stazione metereologica di Pessl instruments, che registra in modo continuo la temperatura, le precipitazioni, l’umidità, la bagnatura fogliare, la velocità del vento, la disponibilità di acqua e la temperatura del suolo. Anche questi dati vengono trasmessi in tempo reale ad un portale on-line e che possiamo visionare attraverso l’app del telefono.
Hanno installato anche Easyflow di Braglia che consente in totale sicurezza di versare il prodotto liquido nella botte senza venirne in contatto. Il sistema inoltre permette di dosare il prodotto evitando cosi gli sprechi e permette il lavaggio dei flaconi vuoti ottimizzando la loro bonifica prima dello smaltimento.
“Per la distribuzione degli agrofarmaci, rispettando l’intero ambiente in cui viviamo, utilizziamo ugelli antideriva che producono gocce più grandi rispetto agli standard e che riducono la dispersione del prodotto nell’ambiente. Cosi facendo risparmiamo, non sprechiamo prodotto e tuteliamo l’ambiente, le persone e gli animali che frequentano il vigneto. In più, l’anno scorso abbiamo eseguito la certificazione di tutte le macchine grazie alla ditta Bulzoni Meccanica.” Afferma Nunzio Giovanni Capurso, titolare dell’azienda.
Per la biodegradazione degli agrofarmaci, vicino alla piazzola di lavaggio, hanno installato il Phytobac di Maybatec un sistema innovativo automatico e sicuro, che degrada naturalmente gli agrofarmaci presenti nelle acque di lavaggio delle macchine. Le acque vengono convogliate in una vasca di raccolta che ogni ora per 5 minuti le sparge su tre bins che contengono substrato di paglia e terreno nel quale sono presenti microrganismi che degradano gli agrofarmaci.
Questo sistema è stato progettato ad hoc esclusivamente per la loro azienda, considerando la superficie trattata e le attrezzature che utilizzano.
“Sono tutti strumenti che ci permettono di ottimizzare il numero degli interventi in vigneto, di produrre vino di qualità ottenuto da uve più sane e di tutelare noi stessi e l’ambiente in cui ci troviamo” afferma Camilla Capurso.
Oltre a tutte queste tecnologie, l’Azienda Moranda cerca di tutelare le specie selvatiche presenti in natura perchè è proprio la natura che li può aiutare a rendere il vino sempre migliore. Attraverso la collaborazione con la World biodiversity association onlus, cercano di migliorare l’ambiente in cui vivono e lavorano. Hanno installato due arnie, incrementato le fasce fiorite naturali, le case degli insetti pronubi e nidi per uccelli e pipistrelli che contribuiscono al controllo dei parassiti e sono ottimi indicatori ecologici.
“Api e agricoltura costituiscono un legame indissolubile: svolgono un importante ruolo nell’impollinazione dei fiori e di conseguenza nella qualità dei frutti e la loro presenza è indicatore dell’ottimo stato di salute del nostro ambiente” afferma Selene Capurso.
Tradizione. Tecnologia. Passione. Rispetto per l’ambiente.
La storia dell’azienda Agricola Moranda si è rivelata il centro ideale per testimoniare il valore dell’innovazione a supporto dell’esperienza del viticoltore.
Social hashtag: #ForwarFarming #Capursowine
Pagina Facebook: Capursowine-Agricola Moranda
www.capursowine.com
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