Le origini di Verona
Epoca: Preistoria
Pare che Verona sia abitata fin dalla preistoria perché sull’Adige, presso Ponte Pietra, vi è sempre stato il miglior guado di tutto il corso del fiume, e che fin da allora gli insediamenti erano presenti sull’altura che lo domina, il colle San Pietro.
Tra le molte ipotesi che si sono fatte su quale popolazione si fosse insediata nella futura città scaligera, quella dei Reti è finora la più sostenuta ed il primo a formularla fu Plinio il Vecchio; quella dei Galli Cenomani invece fu sostenuta da Tito Livio, mentre quella etrusca potrebbe nascere dalla presenza in zona degli Arusnati, popolo di incerte origini che qualcuno ipotizza etrusco.
Per finire è probabile anche l’ipotesi paleo-veneta (o Euganea), mentre quella romana è totalmente infondata e nasce solo dal fatto che i monumenti e gli edifici più antichi della città, tutt’oggi visibili, sono di quel periodo.
Data la sua particolare posizione geografica, lo stanziamento di una popolazione non poteva precludere il passaggio ad altri pena la guerra, quindi è plausibile pensare che nel periodo preromano il guado fosse praticato da tutti, soggetti al massimo ad un dazio o a controlli militari.
Anche sul nome di Verona esistono più ipotesi: l’etrusca da Vera, probabile nome di persona, il nome di una famiglia romana, il termine latino “ver”, ossia “primavera”.
Una leggenda narra che il nome provenga da una maledizione del capo Gallico Brenno contro i nemici romani: “Vae Roma”, cioè “Maledetta Roma”.
L’ipotesi più accreditata invece è che il nome derivi dall’unione di tre parole antiche:
“Ve“, parola etrusca usata per indicare le popolazioni venete, “Ro“, dal greco “reo” cioè “scorro” che quindi starebbe ad indicare il fiume Adige che attraversa la città, e “Na“, radice sillabica etrusca che indica un centro abitato.
Quindi “Ve-Ro-Na” tradotto starebbe per “La città veneta sul fiume”.