L’Hellas Verona può diventare la nuova Atalanta?
La squadra allenata da Juric sarà in grado di diventare, con il passare del tempo, una protagonista indiscussa del campionato di Serie A?
Chi ama le favole, soprattutto quelle calcistiche, ha la possibilità di sognare ad occhi aperti gustandosi il campionato dell’Hellas Verona Football Club allenato da Juric. Questa squadra, oggi all’undicesimo posto in classifica, è la rivelazione della Serie A con la r maiuscola. Il gioco corale e a tratti divertente espresso dagli scaligeri –ricordate per esempio il match contro l’Inter durante il quale i nerazzurri faticarono e non poco a portare a casa i tre punti? – è una piacevole certezza.
Il tecnico croato, allievo se così si può definire di mister Gasperini ed amante della stessa filosofia di calcio improntata al bel gioco palla a terra, è riuscito, in poco tempo, a dare un’anima ben definita al team gialloblu. Il recente confronto con il suo maestro, l’allenatore dell’Atalanta, ha chiaramente messo in luce come il Verona esprima un calcio dedito alla vittoria, sebbene l’avversario che ha avuto di fronte fosse di ottimo livello. I nerazzurri di Bergamo partecipano, come è noto a tutti, alla Champions League e sono una formazione difficilissima da affrontare per chiunque. La Dea ha sì primeggiato in quell’occasione ma solo al ’93 minuto, dopo un primo tempo che l’ha vista in sofferenza ed in svantaggio. Una domanda sorge ora spontanea: “Questo Verona può essere la nuova Atalanta?”. Proviamo di seguito a rispondere a tale complesso quesito, verificando se esistano o meno le premesse per poter paragonare l’Atalanta gasperiniana “in fieri” del 2016-2017 con la rosa di Juric di quest’anno.
La prima Atalanta di Gasperini
Gasperini, come ricorderete sicuramente, divenne l’allenatore della Dea nell’estate del 2016 dopo essere stato precedentemente mister del Genoa. Appena approdato in quel di Bergamo, egli fu subito in grado di costruire una squadra a sua immagine e somiglianza che alla fine raggiunse un meritato quarto posto qualificandosi per l’Europa League (l’astinenza dai palcoscenici che contano durava ormai da 26 anni). Quella stagione verrà ricordata, tra le altre cose, per la serie record di 6 vittorie consecutive, per il trionfo per 5 a 0 contro i rossoblù di Genova e per il pareggio con il Milan che permise ai ragazzi di Gasp di tornare, appunto, in Europa.
La bravura del mister fu di responsabilizzare giocatori, divenuti fondamentali, come il Papu Gomez, che migliorò moltissimo come seconda punta (16 i suoi goal a fine stagione), e costruire una difesa fatta di favolosi interpreti, ossia Masiello e Palomino su tutti,che sarebbe pian piano cresciuta negli anni a venire. Attacco e difesa sono dunque migliorati fino a divenire due reparti che oggi, campionato 2019-2020 alla mano, risultano davvero solidi.
Un Verona simil-Atalanta?
La squadra di Juric ricorda effettivamente quell’Atalanta. Perché mai, vi starete chiedendo? È subito detto: il Verona, come la Dea, difende prevalentemente a zona e pressa tantissimo, senza permettere di fatto all’avversario di trovare le corrette spaziature per poter ripartire. Non solo: i gialloblù verticalizzano spesso, grazie al lavoro di Amrabat e Veloso, e sfruttano ottimamente le fasce con l’instancabile Lazovic, protagonista indiscusso della corsia laterale. Il lavoro di mister Juric ricorda da vicino quello del “primo Gasperini” anche per ciò che riguarda: compattezza tra i reparti, capacità di saper arginare le scorribande dell’avversario di turno e ripartenze in contropiede quando possibile. Tali tratti distintivi sono quelli tipici di una squadra che sta imparando a giocarsela contro chiunque e a viso aperto. I presupposti ci sono tutti per divenire una protagonista indiscussa del nostro campionato anche se manca ancora qualcosa in termini di qualità per puntare alle posizioni nobili della Serie A.
Le prossime partite del Verona: punti in cascina oppure no?
I gialloblù della bellissima città di Verona, dopo aver ottenuto 15 punti come Milan e Torino, sono chiamati subito a giocarsela contro i granata e successivamente contro la Spal, per poi fronteggiare in trasferta una Lazio davvero in grande salute. Il calendario di breve periodo non è così sfavorevole, salvo il match a Roma che sembra oggi abbastanza complicato. Se i ragazzi di Juric metteranno la stessa determinazione mostrata ad esempio a Firenze, fare ottimi risultati non sarà certo una chimera.
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