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“Note in un notte” di equinozio d’autunno
Questo evento è terminato
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Data
23 Settembre 2023
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Ore
18:30
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Castel San Felice
Via S. Felice, 37131 Verona VR
Una notte magica, quando le ore di luce e le ore di buio sono uguali, quando le forze di luce e tenebra sono in perfetto equilibrio. È tempo di onorare l’armonia della materia e dello spirito e di salutare la natura che si prepara al riposo autunnale. Un picnic con degustazioni del territorio a lume di candela, tra musica e magia, immersi nella natura per dare il benvenuto all’autunno.
In un abbraccio di colori sfumati, quando il sole s’inchina e la notte fa risplendere il suo manto stellato, giunge l’Equinozio d’Autunno la festa dei sogni e dei misteri svelati.
Nel luogo incantato del prato del Castello di San Felice, il 23 settembre, in occasione dell’Equinozio d’autunno torna l’evento Note in una Notte d’Equinozio d’autunno.
In una serata ricca di suggestioni celebreremo l’incontro tra Natura, arte e musica, il momento speciale in cui lasciare andare ciò che è stato per aprirci a nuovi cammini e a un nuovo ciclo di crescita, assaporando lafeconda magia del silenzio; un silenzio meditativo e profondo capace di rigenerarci e far emergere la visione più ampia di noi stessi.
Si parte alle 18:30, subito dopo la registrazione, con un picnic di degustazioni del territorio a lume di candela, tra musica e magia, immersi nella natura, per dare il benvenuto all’autunno in compagnia dell’attrice e scrittrice Caterina Pilon, che interpreterà il suggestivo monologo di Persefone di Camilla Ugolini Mecca e della Compagnia Iuvenis Danza. Le esibizioni, magiche e ispirate, condurranno i presenti nel rito dell’accessione delle candele, un momento di condivisione e riflessione dal sapore etereo.
Alle 21:00, risuoneranno le note de La Contrada Lorì in Sogni di Contrada, un’esperienza magica, un viaggio nelle emozioni dove il cuore si apre e i sogni librano senza paure e restrizioni. Un canto alla Natura e ai suoi colori per un’esperienza indimenticabile e in completa armonia con l’universo circostante.
Una serata che vuole celebrare i molteplici significati dell’arrivo dall’autunno per accogliere tutte le sue infinite e feconde suggestioni.
UN NUOVO CICLO VITALE – Simbolicamente, l’autunno rappresenta il ritorno, il passaggio dalla prosperità alla necessità del raccolto, come narra il mito di Ade e Persefone, figlia di Zeus e di Demetra, dea della fertilità della natura e quindi dei raccolti.
Il mito racconta che Ade vuole con sé Persefone, contro il volere della madre che si oppone in tutti i modi concessi. Ade, ricorrendo a un inganno, riesce a trascinare la ragazza nel suo regno scatenando tutta l’ira di Demetra che, di conseguenza, porta buio, freddo e la morte di ogni produzione in natura, sconvolgendone i ritmi, impedendo la crescita e la maturazione delle messi. Interviene, così, Zeus che trova un accordo: Persefone rimarrà con Ade nei mesi più freddi, nei quali nulla germoglia in superficie, per poi risalire e stare con la madre nei mesi più caldi, consentendo il ritorno alla fioritura e quindi l’arrivo della primavera.
CAMBIAMENTO E RIGENERAZIONE
L’Equinozio d’autunno è simbolicamente un’ode alla transizione, un’essenza dell’essere, un eterno divenire. In questa notte, con passo lieve, la luna s’innalza tra le nubi, custode delle speranze segrete, mentre i sogni si accendono come candele nel buio. È questo il periodo ideale per accogliere un aspetto più meditativo del quotidiano e per dedicarsi all’osservazione contemplativa. Basti pensare ai grandi cambiamenti in natura dai tratti poetici come le foglie che ingialliscono assumendo colorazioni e sfumature di grande fascino e bellezza. È il periodo in cui possiamo meditare, immergerci nel silenzio e rivedere, dopo l’estate, lo stile di vita e le abitudini per ricaricarci e prepararci a rifiorire.
VENDEMMIE, VEGLIE E IL SENSO DI CONDIVISIONE
Con l’arrivo dell’autunno è tempo anche di vendemmia e di veglia, due eventi simbolici che sottolineano il profondo significato di adunanza e collettività nelle tradizioni umane. La vendemmia, celebrata in molte culture, rappresenta il momento in cui la comunità si unisce per raccogliere i frutti della terra, simboleggiando il ciclo della vita, il lavoro congiunto e la gratitudine verso la natura. D’altra parte, la veglia è un rituale con cui le famiglie del passato si adunavano nelle proprie case per lavorare la canapa e dedicarsi a faccende domestiche lontane dai campi. Questo momento di condivisione rafforzava il senso di appartenenza, univa le persone in una visione comune permettendo di affrontare le sfide e le gioie della vita insieme.
Entrambi questi eventi, legati all’arrivo dell’autunno, rappresentano l’importanza della collaborazione, dell’unità e dell’interconnessione tra gli individui e la terra che li sostiene, e ricordano che la forza risiede nell’unione e nell’attenzione verso gli altri.
SOGNO E INTROSPEZIONE
Antiche credenze sostengono che durante l’Equinozio d’autunno vi era la possibilità di prendere ispirazione e forza dai propri sogni notturni per riformularli poi in nuova vita e nuove speranze. Il passaggio all’autunno e all’equinozio era considerato, infatti, un momento magico in cui la connessione tra sogni e realtà si rafforzava. Si credeva che durante questa fase di transizione, i sogni avessero un potere particolare, e che attraverso di essi fosse possibile ottenere ispirazione e forza per affrontare il futuro. Le notti più lunghe e le giornate più brevi alimentavano la suggestione che i confini tra il mondo onirico e la veglia si assottigliassero, permettendo alle speranze e ai desideri nascosti di emergere con maggiore chiarezza. Si pensava che i sogni fossero un portale per accedere a un mondo interiore ricco di simboli e segreti, e che in quel contesto, si potessero ricevere messaggi importanti da interpretare.
Così, si credeva che i sogni notturni potessero offrire un’opportunità per mettere in luce ciò che era stato sepolto nell’inconscio e riemergere con una maggiore consapevolezza.
Con l’intento di accogliere e celebrare questo cambiamento e raccogliendo l’energia della terra per onorare l’armonia della materia e dello spirito,vivremo una serata magica in comunione con una Natura che abbracciasignificati e simboli di rinascita.
IL PROGRAMMA
• 18:30 – Accoglienza e consegna del cestino per degustazione e candele
• 19:19 – Rituale di accensione del fuoco e Performance con Caterina Pilon e Compagnia Iuvenis Danza
• 20:00 – La Contrada Lorì in Sogni di Contrada
INFORMAZIONI UTILI
L’evento si terrà presso il prato di Castello San Felice, all’interno del Parco delle Mura lungo le Torricelle di Verona. La reception è situata in via Castel San Pietro, appena superato il volto che da via Castello San Felice conduce a Castel San Pietro (nei pressi del Camping Castel San Pietro), all’imbocco di via Nazareth.
In reception avverrà il check-in e la consegna della bag per la degustazione.
L’area dell’evento è raggiungibile solo a piedi: è consigliato indossare scarpe comode e portare con sé una coperta o una stuoia dove sedersi, insieme ad una torcia (va benissimo anche la torcia di uno smartphone).
L’accesso è consentito solo con l’acquisto della prevendita.
I biglietti sono acquistabili su Eventbrite: https://note-in-una-notte-di-equinozio.eventbrite.it
L’evento è organizzato da Studioventisette e Doc Servizi Verona nell’ambito di Mura Festival.
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