I Briganti del Folk
Folk Popolare
Originariamente la parola BRIGANTE nasce dal verbo Brigare e quindi “colui che briga, colui che fa” e se anche fin da subito il sostantivo brigante si trasforma in un aggettivo poco raccomandabile, in questo caso il valore del voler lasciare una traccia di cultura, di emozione e di tradizione resta il primo e unico obiettivo.
Ecco I Briganti del Folk vogliono rendere vera giustizia all’etimologia della parola Brigante esaltando il significato più vero e colorato, coloro che sia raggruppano in nome delle tradizioni popolari, che “brigano” con la musica tramandata, quel filone appunto che descrive il colore del volgo, del popolo, scandito da storie e racconti, da poesie e filastrocche, da grandi artisti e cantautori
L’incontro tra Cico e Ale risale a più di 30 anni fa attorno ad un fuoco in riva all’Adige, nelle boscaglie del vecchio porticciolo di San Giovanni Lupatoto dove un gruppo di “Artisti Briganti” si raggruppava per rivitalizzare un area boschiva e selvaggia, costruendo inizialmente una capanna che ben presto si trasformò in un luogo di aggregazione e laboratorio artistico culturale: chi disegnava, chi ballava, chi provava le proprie commedie teatrali, si cantava e si imparava a suonare la chitarra e altri strumenti, tutto in un sistema di condivisione di esperienze, con una grande voglia di apprendere di sperimentare e vivere l’arte con estrema libertà: BRIGARE quindi era il termine più adatto in quel mondo quasi onirico.
Tutto questo oggi si respira in “STORIE & STORNELLI” LO spettacolo che i Briganti del Folk propongono, un racconto musicale che vuole dare una panoramica sul folk popolare italiano , attraverso i grandi cantautori, uno dei più importanti patrimoni della cultura italiana, da Dalla a De Andrè, da Mannarino alla Bandabardò, da Bubola ai Modena City Ramblers, ma ancora accenni a Finardi, Guccini, Battiato, Branduardi, Capossela, Bennato ed alcune canzoni autorali scritte da Alberto Zecchini chiamato “LO SPIRITO dei BRIGANTI”, già parte del repertorio di Sibelius, e Les Cigales e musicate e arrangiate da Ale Formenti detto “IL SANTO dei BRIGANTI”
I Briganti però non lasciano in disparte certo le tradizioni le radici da dove provengono, quindi la canzone d’osteria, le cante con chitarra e strumenti acustici attorno al fuoco in riva al fiume, le filastrocche venete, le serenate romanesche, le tarantelle napoletane e la pizzica pugliese, ma ancora il teatro canzone di Milano, e quel folklore romagnolo che tanto rallegra ancora nelle serate estive.
Gli accenni a personaggi e fatti realmente accaduti.