Concerto di Franco Battiato e Antony and the Johnsons a Verona
Questo evento è terminato
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Data
2 Settembre 2013
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Ore
21:00
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Teatro Filarmonico
Via dei Mutilati, 37122 Verona VR
Franco Battiato giunge all’Arena di Verona con il gruppo “Antony and the Johnsons”, per un concerto in cui ciascun artista avrà il suo spazio, accompagnato dalla Filarmonica Toscanini.
FRANCO BATTIATO AL FILARMONICO
Lunedì 2 settembre alle ore 21.00 Franco Battiato è all’Arena di Verona con il gruppo Antony and the Johnsons: ciascun artista proporrà il suo repertorio accompagnato dalla Filarmonica Arturo Toscanini, una delle più importanti orchestre sinfoniche italiane.
BIGLIETTI E COSTI
Poltronissima: 103,50 €
Poltrona: 80,50 €
Prima Gradinata: 69,00 €
Seconda Gradinata numerata: 57,50 e
Gradinata non numerata: 37,95 €
ANTONY AND THE JOHNSONS
«Se Dio avesse una voce sarebbe quella di Antony. Femminile, maschile, d’ottone, di carne, d’aria, di bianco, di afro, di anziano, di bambino». Queste le parole che Roberto Saviano ha usato in un tweet per descrivere l’esibizione di Antony Hegarty al Festival di Sanremo 2013, quando ha interpretato il suo brano “You are my sister” e ha letto un messaggio in difesa del mondo femminile.
La connessione tra il gruppo e Battiato è molto forte: in passato hanno collaborato nel duetto “Del suo veloce volo” contenuto nell’album Fleurs 2 (2008), adattamento in italiano di Battiato-Sgalambro del brano originale di Antony and the Johnsons “Frankestein”.
OLTRE 40 ANNI DI CARRIERA PER BATTIATO
Franco Battiato nasce nel 1945. La sua attività musicale comincia a Milano, per la rivista enigmistica “Nuova Enigmistica Tascabile”, sotto il nome di battesimo Francesco Battiato. Assieme al compaesano Gregorio Alicata forma un duo, Gli Ambulanti, con cui produce un repertorio di canzoni di protesta. Viene notato da Giorgio Gaber, che li propone per la casa Disco Ricordi. Tuttavia le canzoni vengono bocciate, il duo si scioglie e Battiato torna a suonare da solo.
Gaber non molla e produca a Battiato un contratto con la casa discografica Jolly. Gaber gli propone anche di cambiare il nome da Francesco a Franco, per non essere confuso con l’allora emergente Francesco Guccini. Da allora, comincia la sua ascesa, fino a diventare ciò che è tuttora: uno dei nomi e dei musicisti più importanti e noti d’Italia.
Forse non tutti sanno che, sin dall’inizio della sua carriera, l’artista siciliano ha utilizzato diversi pseudonimi: Ed De Joy (con Osage Tribe e IXO), Franc Jonia (con Eugenio Finardi), Astra, Martin Kleist (con Giusto Pio e Manlio Sgalambro), Albert Kui (con Alice, Giusto Pio, Catherine Spaak, Ombretta Colli, Farida), Kilim (A’ Sciara), Springfield, Colonnello Musch (in collaborazione con Pino Massarà), Süphan Barzani (con Gloria Mundi ed Elisabetta Sgarbi). Quest’ultimo nome è anche la sua firma nei quadri.
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