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Festa delle Fae a San Giorgio Ingannapoltron

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festa de le fae

Sabato 9 a Domenica 10 novembre 2024 torna a San Giorgio di Valpolicella (frazione di Sant’Ambrogio) la tradizionale “Festa delle Fae”, una manifestazione dal sapore antico che ricorda un piatto povero ma fondamentale per l’alimentazione delle famiglie di una volta: le “fae” (fave).

La “Festa de le Fae” si è sempre celebrata regolarmente tutti gli anni fino al 1924, poi si è rarefatta fino al 1973 quando ha ripreso slancio, vigore e continuità, soprattutto per merito della Pro Loco.

Questa usanza locale sembra derivare da un rituale pagano, pre-cristiano. Le fave, che per prime sbucano dal terreno primaverile dopo che il seme è stato sepolto nella terra, erano il simbolo dell’immortalita in quanto si credeva che custodissero le anime dei trapassati.

Così ancora oggi, ogni anno, a San Giorgio Ingannapoltron, la seconda domenica dopo le festività dei morti, alcuni abitanti del paese vestiti con abiti tradizionali issano un grande paiolo sopra l apposita pietra, detta la “piera de le fae” e distribuiscono a tutti i capifamiglia del paese (e da qualche tempo anche agli ospiti) una minestra di fave preparata con l’antica ricetta: dopo aver messo a mollo le fave secche, si lasciano bollire sul fuoco per tre-quattro ore senza sgusciarle insieme con patate, pancetta o lardo o cotica e acqua, poi si versano sopra la farina fatta addensare con un po di
soffritto di cipolla e infine si condisce con un filo d olio di oliva.

Nel pieno rispetto della tradizione, il piatto di fave fumanti viene accompagnato da un buon bicchiere di vino Valpolicella.

Il borgo di San Giorgio si raggiunge dopo un cammino lungo e faticoso nonostante la prima impressione di vicinanza. Da ciò deriva appunto il nome “Ingannapoltron”. Questo soprannome sembra che risalga al medioevo quando la scherzosa parola “poltron” fu aggiunta al toponimo “San Giorgio in Ganna”, un attributo che alcuni studiosi fanno risalire a “ganne”, nome pre-romano pertinente alle Alpi orientali, che significherebbe semplicemente “mucchio di pietre” o “località rocciosa e pietrosa”.

Il paese di San Giorgio e infatti legato, sin dall’antichita, a un intensa attività di estrazione e lavorazione di marmo pregiato.

Come ogni anno, anche quest’anno sarà disponibile un bus navetta che vi porterà in paese con partenza dal parcheggio del cimitero di Sant’Ambrogio di Valpolicella (contributo di 2€).

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