Museo paleontologico e preistorico di Sant’Anna d’Alfaedo

Nella zona nord-ovest di Verona si trova la località di Sant’Anna d’Alfaedo, ai piedi dei Monti Lessini, le montagne dei veronesi. Meta di soggiorni estivi per sfuggire l’afa cittadina, si presta comunque bene ad un turismo invernale grazie alle varie strutture sportive e ricettive realizzate negli ultimi anni.

Nella bellezza del suo territorio vi sono fenomeni carsici come quello della profondissima Spluga della Preta, oppure il naturale e suggestivo Ponte di Veja venutosi a creare per il crollo di una grotta.

Però Sant’Anna è  principalmente rinomata per la presenza del Museo Preistorico e Paleontologico omonimo. Qui le pietre, che hanno fatto la storia del luogo, raccontano il passato attraverso una risistemazione museale che risale al 1998, rendendone facile ed immediata la comprensione.

La struttura, che ospita anche una ricca raccolta di pietre fossili, si avvicina alla tipologia delle costruzioni tipiche di questa montagna, con tetti spioventi composti da lastre della cosiddetta pietra di Prun, detta lastrame perché costituita da varie stratificazioni.

Il Museo, fondato per iniziativa di Francesco Zorzi nel 1961, inizialmente in una sala del locale Municipio, è oggi un punto di riferimento per molti geologi e studiosi di preistoria.
All’ ingresso ci accoglie l’esposizione del materiale paleontologico, rinvenuto negli ultimi anni nelle cave di lastre di pietra (qualità Scaglia rossa del vicino Monte Loffa) che sono state molto generose.

Continuando ai piani superiori si possono inoltre ammirare fossili di fauna marina come uno splendido squalo che risale al Cretaceo Superiore, ammoniti, che comunemente si vedono in città decorare le pietre che compongono i marciapiedi, e poi rettili, cheloni ed echinidi.

A tutto ciò si aggiungono vari reperti preistorici rinvenuti in differenti campagne di scavo eseguite sempre in queste zone, che qui testimoniano la presenza umana sin dal Paleolitico.