Il risotto tastasal: storia di un piatto tipico di Verona
A volte quando siamo in vacanza, trovare un piatto buono è una scommessa come giocare a un casinò online NetBet, sicuramente non a Verona, perché la città propone una vastissima gamma di piatti tradizionali tipici, tutti molto buoni e unici. Il riso tastasal (che in italiano è conosciuto anche come risotto tastasale) è un saporito impasto di carne di maiale macinata (fresca) che viene saltata con pepe nero grosso frantumato (abbondante). Questo è uno dei piatti che racconta una lunga tradizione veronese, fra le pietanze più apprezzate a livello locale e dai turisti.
La consistenza del risotto tastasal è friabile, al tatto i chicchi di color rosa si sgranano, il sapore intenso e deciso emana i sentori dei chiodi di garofano che ne esaltano il gusto, insieme all’aglio, alla cannella e al rosmarino che condisce la carne rendendola assai invitante.
La storia del risotto tastasal
Negli scorsi secoli nella pianura veronese, le massaie avevano l’abitudine di preparare il riso tastasal per testare i salumi prima di insaccarli, una semplice verifica da cui deriva il nome di questo piatto, perché la salatura della carne di maiale veniva tastata, provata: testata. Questo piatto narra una tradizione antica, è d’obbligo provarlo se siete in giro per Verona.
Il minimo vitale dell’economia veronese contadina era rappresentato dal maiale e dalla polenta, il famoso studioso e storico Dino Coltro diceva che “el mas-cio l’è la musina de na fameia”, ossia che il salvadanaio delle famiglie era rappresentato dal maiale.
Questo detto ha una spiegazione molto semplice, quando una famiglia era numerosa ma il cibo scarseggiava, il giorno in cui si uccideva il maiale in campagna era una vera e propria festa, in primo luogo perché si portava a termine un duro e lungo lavoro, in secondo luogo perché le famiglie erano consapevoli che per un po’ di tempo avrebbero mangiato più del solito pietanze di ottima qualità.
Le operazioni erano supervisionate dalla madre più anziana della famiglia (nonna o bisnonna), a lei spettava il compito prediletto di tastare il sale, mettere le dosi di aglio, pepe a seconda dei gusti della famiglia. In poche parole doveva tastare la ricetta per trovare quella più adatta. Questo significa che storicamente il risotto tastasal è preparato seguendo tantissime ricette simili ma con piccole differenze, ognuna appartenente a una famiglia veronese, tramandata secondo la tradizione.
La ricetta del risotto tastasal
Gli ingredienti principali per preparare il risotto tastasal sono riso vialone nano, un brodo di qualità, la carne di maiale fresca, oltre a burro, chiodi di garofano, rosmarino, cannella, vino bianco, pepe e sale (quanto basta).
Bisogna cuocere il riso nel brodo e mescolare, lasciare cuocere al minimo e insaporire con burro e rosmarino. Aggiungere il tastasal e cuocere per circa 12 minuti, dopo bisogna sfumare con il vino bianco e mettere la carne.
Spegnere il fuoco e coprire la pentola sigillando il tutto, lasciar riposare per 5 minuti per far insaporire. Ogni famiglia possiede un procedimento diverso, per questo sarà possibile assaporare nelle osterie e nei ristoranti diverse tipologie di questo piatto, tutte molto squisite.
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