Le 5 chiese imperdibili di Verona
Se ci fate caso, in quasi tutte le cartoline e vedute di Verona prese dalla terrazza di Castel San Pietro si vedono diversi campanili scandire lo skyline della città.
Ma se vi facessi un test li sapreste riconoscere, dandomi le generalità delle chiese di appartenenza?
Perché c’è da dire che a Verona di chiese ne abbiamo tante eh.
E allora abbiamo pensato a uno specchietto esplicativo – una top 5 – delle chiese che proprio dovete saper riconoscere.
Sant’Anastasia
Facile: è la chiesa che sta in fondo al Corso omonimo, quella che fa da fondale alla strada che da Piazza Erbe punta dritta all’Adige, per capirci. Il suo campanile è quello più vicino al fiume e anche quello che meglio si staglia nei panorami di Castel San Pietro. Dentro, non c’è un angolo bianco: pitture, affreschi, monumenti e colonne imponenti ne fanno una delle più belle chiese di Verona. Ed è anche la più grande. Persino più grande del Duomo. Vanta uno dei capolavori assoluti della pittura gotica: l‘affresco di San Giorgio e il drago del Pisanello.
Duomo di Verona
Se Sant’Anastasia è la chiesa più grande della città, perché il Duomo è da un’altra parte? Perché secondo la leggenda è stato proprio San Zeno a costruire qui la prima basilica paleocristiana della città. Per cui, anche se più “piccola” rispetto alla collega, vince per maggior carica di tradizione. Se poi volete aggiungerci che nel complesso del Duomo sono comprese anche le chiesette di San Giovanni in Fonte e di Sant’Elena(nella quale Dante ha tenuto il famoso discorso sulle acque e terre terrestri), capite perché il Duomo sia la chiesa di Santa Maria Matricolare e non Sant’Anastasia. Ah sì, e anche perché due porte più in là si trova la Biblioteca Capitolare.
San Fermo
Sono in pochi a saperlo, ma ha uno dei soffitti lignei più belli del centro storico. Oltre ad avere la caratteristica forma a carena di nave rovesciato. Un po’ come Sant’Anastasia le sue superfici sono ricoperte di tombe, affreschi e motivi floreali.Il più famoso monumento funebre è quello del Brenzoni, affrescato dal Pisanello, che ci invidia mezza Italia. Ma la particolarità di San Fermo, oltre ad avere un’abside esterna meravigliosa, tutta trine e merletti gotici, è di essere doppia. Cioè la chiesetta inferiore, paleocristiana, è perfettamente conservata e vi si accede passando dal chiostro interno. Mentre quella superiore (quella del Brenzoni e del soffitto ligneo) è quattrocentesca. Perciò con San Fermo potete ammirare l’evoluzione dello stile di costruzione religioso in una volta sola.
San Zeno
Cosa si può dire della Basilica di San Zeno che non sia già stato detto? Facciamo un breve ricapitolo: è un esempio famosissimo (da libro di storia dell’arte) di romanico veronese, è divisa in tre chiese: cripta con le spoglie del santo, chiesa inferiore e chiesa superiore; nella chiesa superiore si trova la celeberrima Pala d’altare del Mantegna con la Madonna e il Bambino in trono e santi; ha uno dei chiostri più belli di Verona, se non il più bello; il rosone è una ruota della fortuna perfettamente conservata, così come il portone a formelle bronzee con le storie di San Zeno; ogni volta che ci si entra è un’esperienza mistica.
Sant’Eufemia
La Cenerentola delle chiese del centro. Tutti la vedono arrivando o partendo da Porta Borsari, ma quanti sono entrati? Anche perché Sant’Eufemia è meno prevedibile di quello che potete pensare. La sua slanciata facciata gotica non deve trarre in inganno, all’interno sfoggia un aspetto seicentesco con una mirabile volta a botte unica scandita dalle cappelle laterali: sei per ogni lato per un totale di dodici. Ognuna con la sua pala d’altare, che ve lo dico a fare?
E le altre direte voi? San Giorgio, San Lorenzo, Santa Maria in Organo, Santi Nazaro e Celso
Quanta fretta!
Nella prossima top 5 delle chiese di Verona, ovvio!
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